lunedì 2 aprile 2012

A Berlino per la conferenza etwinning 2012.
"Spotlighting the strenghts of working in eTwinning teams within schools to inspire and create".
Berlino è la città che, quest'anno,  ha accolto la conferenza europea eTwinning. Dal 29 al 31 marzo, la conferenza è stata l'occasione per premiare i migliori progetti europei e, per circa 600 insegnanti, dirigenti scolastici ed esperti educativi, di partecipare alle attività organizzate dall'Unità eTwinning europea con il supporto delle Unità nazionali eTwinning.
Il primo giorno, prima della cerimonia di premiazione, sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni europee e delle autorità tedesche. Nella sessione introduttiva Xavier Prats Monné, Vice direttore generale del Direttorato Generale per l'Educazione e la Cultura, ha parlato del futuro di eTwinning (New outlooks for eTwinning in Erasmus for All); Anne Looney, presidente del Consiglio nazionale per il curriculum e la valutazione irlandese, ha dato spunti di riflessione sul ruolo importante di eTwinning  nei processi di crescita dei network di docenti europei (Convictions and connections; how teachers networks are changing how we change).  La premiazione ha celebrato i vincitori dei premi europei nelle categorie di età e nelle categorie speciali 2012 (lingua spagnola, lingua francese, Premio Skłodowska-Curie).
Il secondo giorno della conferenza è stato dedicato a interessanti workshop curati da esperti pedagogici ed esponenti di Unità eTwinning europea e nazionali. I workshop hanno formato i partecipanti riguardo alla formazione su eTwinning ed alle sue opportunità di lavoro e di aggiornamento, attraverso presentazione di strumenti, relazioni curate dai docenti attivi nei progetti, dimostrazioni pratiche ed approfondimenti sull'uso di strumenti social e web 2.0, con particolare attenzione al lavoro collaborativo ed alla possibilità di creare reti per i docenti di uno stesso istituto, finalizzate alla creazione di eTwinning team. L’Istituto “Pacinotti” ha portato il suo contributo con il workshop dal titolo “Tips for Clips – a step beyond CLIL": come lavorare con il CLIL in più progetti, a cura di Mary Avakian e Giuseppe Venturi. (Clicca per visionare l’intervento).

Il terzo e ultimo giorno della conferenza, Marc Durando, direttore esecutivo di European Schoolnet, ha relazionato su come eTwinning potrebbe essere proposta come metodologia di lavoro per la scuola del futuro (eTwinning: a model for future classrooms). La delegazione italiana presente a Berlino era composta dai docenti referenti dei progetti vincitori e da 20 partecipanti selezionati dall'Unità nazionale eTwinning Italia sulla base del loro lavoro svolto nel corso dell'anno scolastico precedente (progetti di qualità, partecipazione attiva in prima persona, iniziative di promozione avviate nel territorio).
  • Istituto Tecnico Tecnologico Statale "A. Volta", Perugia (progetto finalista 2012): Patrizia Roma (Ambasciatore eTwinning Umbria) e Antonella Pignatelli 
  • Liceo Scientifico "T. C. Onesti", Fermo: Agnés Picot, Marzia Ripari (DS) e Biancamaria  Poeta 
  • IDIS Meucci, Carpi (MO): Emma Giurlani (Ambasciatore eTwinning Emilia Romagna), Hauke Lessmann e Miria Muzzioli
  • Scuola Media "Leonardo da Vinci", Figline Valdarno (FI): Laura Ruggiero (Ambasciatore eTwinning Toscana), Anna Pezzati (DS) e Maria Chiara Tirinnanzi
  • 3° Circolo Didattico "Giovanni XXIII", Corigliano Calabro (CS): Carmen Guidetti e Susanna Capalbo (DS)  
  • ITIS Antonio Pacinotti, Taranto (progetto finalista 2012): Giuseppe Venturi e Mary Avakian 
  • Liceo "Anguissola", Cremona: Rossana Maglia (Ambasciatore eTwinning Lombardia) e Maria Bondanese
  • ITCG "E. Fermi", Pontedera (PI): Annalisa Di Pierro e Luisella Mori
·         Carmen Criado Martin (membro del team di progetto premio lingua spagnola 2012) Liceo "Machiavelli" Roma

     Fin qui la cronaca dei tre giorni di conferenza che si può trovare scritta su qualsiasi sito o blog che parlino di questa esperienza eTwinning; altre, invece, sono le sensazioni e le emozioni che tale tipo di esperienza ha suscitato in me, come docente e come persona. Nelle mie precedenti esperienze di mobilità internazionale con i progetti Comenius o con i corsi per docenti del programma LLP (Lifelong Learning Programme) non mi era mai capitato di dovermi confrontare con un numero così elevato di docenti, più di 500, provenienti da tutta Europa. La sala conferenze dell’Hotel Berlin, quando riuniva in seduta plenaria tutti i partecipanti, sembrava essere una “Torre di Babele” degli insegnanti: molteplici lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo), numerose metodologie, un numero elevato di progetti e idee realizzati o da realizzare con l’uso delle più diverse tecnologie informatiche a disposizione della didattica. Tanta diversità, sì, ma con un unico denominatore comune: l’entusiasmo e la voglia di comunicare le proprie esperienze e di apprendere le altrui. Sono partito dalla mia scuola di Taranto come “ The lonesome cowboy”, ma, a poche ore dalla registrazione alla conferenza, sentivo già di appartenere ad un nuovo mondo, quello degli eTwinners, e cresceva in me una piacevole sensazione di soddisfazione per il mio primo progetto eTwinning, “Caustic”, realizzato coinvolgendo i miei migliori alunni nel corso del precedente anno scolastico ed approdato tra gli otto finalisti della fascia di età 12-15 anni. Ero assorto nell’ascolto dei vari relatori e riecheggiava nella mia mente una frase ascoltata durante l’intervento di Anne Looney: “I teach because…”, “io insegno perché…”; la mia risposta postata su Twitter è stata: “because I want to learn” “perché ho voglia di apprendere”. … E sicuramente mi appartiene la citazione del filosofo Blaise Pascal: “È molto più bello sapere qualcosa di tutto, che tutto di una cosa”. E quale migliore occasione è stata questa, offertami dall’Unità nazionale eTwinning, di apprendere nuovi strumenti informatici da inserire nella didattica, di migliorare la lingua inglese nell’ottica di uno sviluppo della metodologia CLIL (content and language integrated learning), di saper gestire e saper insegnare a gestire i miliardi di miliardi di bytes di files jpg, pdf, mp3, mp4 etc. che la “rete” ci mette a disposizione. A tal proposito uno dei più interessanti workshop che ho avuto modo di seguire è stato: “Web 2.0 tools for supporting collaboration between partner schools”, a cura di Meeri Sild (Estonia). E’ stata una grande soddisfazione scoprire che alcuni di quegli interessanti “didactic tools for teaching” erano stati da me già conosciuti nel mio percorso di autoformazione sulla rete; ma è stato altrettanto entusiasmante apprendere altri strumenti fruibili e utilizzabili in un contesto di didattica 2.0 da poter implementare nelle mie classi.

     Di seguito, ho piacere di elencarne alcuni tra i più validi ed utili didatticamente.
    Prezi (http://prezi.com): è una applicazione online per creare presentazioni: in un certo senso può essere vista come l’evoluzione del PowerPoint, solo che Prezi, anziché basarsi su slides mostrate in successione (come fa appunto PowerPoint), permette di disporre tutti gli elementi che vogliamo mostrare (immagini, testi, video…) in un unico grande spazio, come se fosse la tela di un quadro che andiamo a riempire e di creare una specie di filmato o animazione, che risulta quindi molto più efficace e di maggior impatto.

     Mindomo (http://www.mindomo.com/): è una piattaforma online che permette di realizzare gratuitamente  (previa registrazione) mappe concettuali e di condividerle con amici e colleghi.
     Google Docs (https://docs.google.com/?hl=it#home): è un pacchetto di applicazioni completamente gratuito e, essendo il programma direttamente online, il salvataggio e l’archiviazione dei propri documenti avviene direttamente sui server di Google, anziché nell’hardisk del nostro PC, con la possibilità di averli sempre a portata di mano e di poterli modificare in qualsiasi momento e su qualsiasi PC. Unici requisiti richiesti sono, logicamente, la disponibilità di una connessione a internet e la registrazione di un account Google. Un’altra delle peculiarità di Google Docs è rappresentata dalla possibilità, offerta dal servizio, di condividere quello che vogliamo, come vogliamo e con chi vogliamo. Mi spiego. I nostri documenti, una volta salvati e archiviati online, saranno completamente protetti e inaccessibili per chiunque, ma basterà specificare uno o più indirizzi email per rendere singoli oggetti accessibili e modificabili ad alcuni collaboratori scelti o anche esclusivamente consultabili, tramite un semplicissimo indirizzo di rimando alla pagina, come per qualsiasi sito web. Questa possibilità può essere sfruttata anche in ambito didattico, creando gruppi di lavoro che cooperano in tempo reale su uno stesso documento, permettendo al docente di monitorare l’avanzamento dei lavori da parte degli alunni.
      Simile a Google Docs è SkyDrive (http://www.windowslive.it/skyDrive.aspx): sistema che permette di archiviare e condividere migliaia di documenti, foto e file di Microsoft Office.
      Wordle ( http://www.wordle.net/create): ormai la maggior parte dei siti internet di nuova generazione, quelli del Web 2.0, presentano al loro interno una tag cloud, una nuvola di tag con i termini più ricorrenti all’interno del sito stesso. Wordle è una comodissima applicazione online, che non richiede di essere nè scaricata né installata, per creare fantasiose nuvole di parole a partire da un determinato testo.

     Toondoo ( http://www.toondoo.com/Home.do):  è un’applicazione che consente di creare vignette online in modo divertente e, grazie alla tecnica del drag and drop, realizzare un fumetto risulta davvero semplicissimo. Per utilizzarlo basta una semplicissima registrazione al sito che non richiede nemmeno l'attivazione. A disposizione troviamo molte immagini, cliparts, sfondi, nuvolette, oggetti e altri elementi grafici da inserire attraverso un comodo generatore. E' anche possibile caricare immagini personali e aggiungere testo alle vignette. La striscia di fumetto ottenuta può essere condivisa nella community,  dove gli altri utenti possono aggiungere commenti, oppure può essere inserita in modo semplice (grazie ad codice da copiare ed incollare) in una nostra pagina web o Blog.

      Se avete bisogno di realizzare una lavagna interattiva virtuale per collaborare con più persone via web, allora considerate la possibilità di usare Stixy (http://www.stixy.com/), Wallwisher (http://www.wallwisher.com/), Glogster (http://www.glogster.com/), Dabbleboard (http://www.dabbleboard.com/)  per incollare foto, note, to-do e documenti di diversi formati. Il servizio è gratuito.

      Doodle (http://www.doodle.com/): è il sito internet usato per fissare le date di eventi futuri sulla base della disponibilità dei partecipanti.


      Bambuser (http://bambuser.com/): è un sito che permette di trasferire le registrazioni video e di pubblicarle in diretta sull'omonima pagina oppure in differita su Facebook e Twitter. Per trasmettere un video ci vuole un cellulare con videocamera ed una connessione internet o un portatile con webcam. L'utilizzo è gratuito e le riprese, da qualsiasi parte dal mondo, saranno trasmesse in diretta. Bisogna creare un account sul sito di bambuser.com, cliccare "REC" e le nostre storie e i nostri viaggi sono registrati e trasmessi in diretta. Però attenzione, tutto quello che si registra diviene subito pubblico, per cui tutti lo possono vedere, scaricare, manipolare.
      Six3.tv (https://six3.tv/): una facile applicazione per mandare piccoli videomessaggi della durata massima di 63 sec tramite e-mail.
     Dopo questo tuffo nella tecnologia, mi ritorna in mente una immagine mostrata da Anne Looney durante la sua presentazione: un uomo che porta sulle spalle il mondo, a voler simboleggiare il peso della gestione delle informazioni e del cambiamento che il docente si trova a dover affrontare in questo terzo millennio. A me è venuto da sorridere pensando alle due immagini che potevano seguire a questa: il globo che schiaccia il malcapitato docente sopraffatto dal peso dell’informazione e del cambiamento tecnologico o il docente che cavalca il mondo e riesce a gestire il vento del         cambiamento. Non so voi, ma io voglio cavalcare il mondo…
                                       Giuseppe Venturi

eTWINNING ANNUAL CONFERENCE 29 March – 31 March 2012 - BERLIN
"Spotlighting the strenghts of working in eTwinning teams within schools to inspire and create".
ANOTHER WALL THROWN DOWN IN BERLIN
                                             Report by Mary Avakian
Our meeting in Berlin proved to be much more than an e-based conference. Rather, it turned out to be a be-based experience: be-here, be-there, be-everywhere; be-innovative educators, be-updated teachers, be-European, be-universal.  Last, but not least, be-lifelong learners.
"Anyone who stops learning is old, whether at twenty or eighty" Henry Ford rightly seems to have said and, above everything else, this is exactly what the Berlin Conference was about. Down with the wall that separates digital natives from digital immigrants, the wall that divides the young from the not-so-young. Down with the wall that separates the text-book teacher from the e-environment teacher and that other piece of wall that divides the world into teachers and learners. It was within this domino-effect pieces of wall falling down one after the other that many of us, children of Gutenberg, saw ourselves as lifelong learners comfortably moving into the eWorld.
During the first plenary session, Mr. Prats Monné stated that eTwinning is a learning tool not only for students but also for teachers. Nothing could be more true. The eWorld is a truly lifelong learning context where everyone can learn from everybody else. I'd even go further down this line of thought and stress upon the fact that it's a place where teachers can learn not only from other teachers but even from their students. Our students are digital natives who feel much more at ease with these new tools than many of us digital immigrants do. School is thus becoming more and more a "give-and-take" environment where teachers and students have interchangeable and thus more active and challenging roles. The eWorld in general and eTwinning in our specific case are moving us, as someone stated during the Conference, towards a system-wide change.
It goes without saying that all the workshops deserved attendance but time shortage made this impossible so my choice fell upon the one entitled "Web2.0 tools for supporting collaboration between partner schools". Web2.0 classrooms seem to be the near future of our educational system and I deeply felt the need to gather information, opinions and experiences to that regard. The session was truly useful as we were given practical indications on how to use e-tools such as Googledocs, Minidomo, Prezi, etc. The workshop was a stimulus to creative, collaborative and fruitful teaching/learning processes. It reminded me of the Chinese saying "Tell me, I'll forget; show me, I may remember; involve me – I'll learn".
There would be a lot more to say but another lesson we got from the Conference was KISS – Keep It Short and Simple. So let me just thank all the organizers for the outcome of a conference that must have been quite a challenge to prepare. I appreciated the quality of the setting, the ability of all the speakers to reach such a varied and numerous audience with clarity and naturalness, the vast choice of workshops and the hospitality. I only wish there had been more time to allow us to go a bit deeper into some of the topics dealt with but let me conclude by saying that I tiptoed into Conference shyly and walked out full of enthusiasm and new ideas. Thank you.